venerdì 8 giugno 2012

Definizioni

I fighi:
categoria di umanoidi di sesso maschile, distinguibili in due ulteriori sotto-categorie:
  1. il branco: agglomerato di fighi, convinti di essere tali, nel fisico e nell'atteggiamento. Solitamente palestrati, ma insolitamente sproporzionati nelle fattezze, assumendo la forma di piramide rovesciata: spalle, braccia e addominali delineati in ogni fibra muscolare; polpacci atrofici. Cute glabra. Sistema nervoso centrale offline. E' loro usanza indossare sulla spiaggia striminziti costumini a mutanda, che lasciano intravedere spesso e volentieri un disarmante piattume; o ancora, bere birra sotto il sole cocente (non per refrigerarsi, ma per mantenere lo status di fighi). Si muovono compatti e non socializzano con altri umani dello stesso sesso nè con propri simili (competitor), ma solo ed esclusivamente con branchi più o meno numerosi dell'altro sesso; nel 70% dei casi, con quello che dovrebbe essere il corrispettivo femminile: le zoccole. I rituali di corteggiamento solitamente degenerano e scivolano verso una regressione del figo a coglione. Per cui il confine fighi-coglioni è labile e sovente viene oltrepassato, specialmente quando subentrano gli ormoni sessuali. Tuttavia, la maggior parte di loro tende ad abituarsi allo status di coglione (visto che i tentativi di seduzione sono reiterati, anche nell'arco della stessa giornata), e ci rimane per sempre, finendo per far coincidere le due definizioni.
    Il figo ha bisogno del supporto dei compagni: è per questo che tra di loro sbocciano abbracci, urla, risate, pacche sulle spalle, fragorosi "give me five", specialmente dopo una leggendaria figura di merda nel tentativo di accaparrarsi una compagna con cui copulare.
    I fighi sono convinti di essere simpatici e interessanti, specialmente con le donne, ma il fatto che stiano costantemente ghettizzati in determinati posti e locali, tra propri simili, non li espone al contatto con la cruda realtà.
    Sono convinti anche di essere dei talenti naturali nella pratica dello sport. Di ogni sport.
  2. i solitari: fanno i bagnini.
    Rispetto al branco, tendono a limitare le figure di merda. Ma fisicamente e cerebralmente non hanno le potenzialità per migliorarsi.
    Acquisiscono fascino agli occhi di povere ragazze sprovvedute che hanno deliziato il membro ad una quota ragionevole di ragazzi.
    Obbligatoriamente a due cifre.
    Quindi, rispetto ai componenti del branco, copulano di più.
Anziano:
umanoide, solitamente dall'odore sgradevole e caratteristico, in grado di attirare le ire e le imprecazioni dell'intero genere umano under 50.
La sua funzione sociale è attualmente ignota.
Alcuni psicologi li ritengono indispensabili nel mantenimento dell'equilibrio cosmico, in quanto detentori del potere di fungere da valvola di sfogo per le frustrazioni quotidiane altrui.
Solitamente sono afflitti da una moltitudine di patologie, gran parte delle quali inventate.

Vigili urbani:
figura professionale a cui spetta l'onere di mantenere l'ordine all'interno della civitas, ma la cui attività lavorativa è compromessa da un q.i. a cospetto dei quali Dustin Hoffman in Rain Main spiccherebbe per ingegno. Solitamente viaggiano in coppia, come i più celebri testicoli, ed uno dei due si dice debba essere palesemente cerebroleso. Si contraddistinguono per l'applicazione di commi e articoli tanto sconosciuti quanto inutili, che probabilmente intasano il loro sistema neurale al punto tale da impedirgli di sanzionare infrazioni ben più gravi e note alla massa.
Di fronte all'evidenza dell'assurdità di certe normative, e posti di fronte all'incoerenza del loro comportamento, raggiungono una condizione che gli informatici definiscono tilt. Motivo per il quale si crede siano degli androidi nati con un difetto di progettazione, e per i quali è richiesto un aggiornamento del sistema operativo. O la rimozione dal pubblico impiego. O il rogo.

Il "Rappresentante degli Studenti":
umanoide appartenente ad una cerchia elitaria di suoi simili, solitamente teste di cazzo subliminali, che ha un potere: quello di accentrare le attenzioni, ricevere consenso sociale, risultare simpatica, figa, capace di creare una tendenza trascinando con sè povere menti altrettanto prive di acume intellettuale e personalità.
Solitamente queste persone oltre alla testa di cazzo hanno anche la faccia da culo, di quelle che un outsider come il sottoscritto frantumerebbe con nonchalance contro una parete di marmo.
Ognuno di noi ne ha incontrato uno.
Abbiamo imparato a conoscerli fin dalle scuole elementari, in cui era possibile osservarne una sorta di prototipo che si sarebbe perfezionato e collaudato negli anni successivi, fino a diventare (appunto) Rappresentante degli Studenti.
La Legge Empirica, applicata sia alle scuole superiori che all'università, mi ha condotto alla conclusione che questa figura sociale è, il più delle volte, ricoperta da un PR.
Il
Rappresentante degli Studenti e il suo gruppo di fidi collaboratori (denominati seguaci), rappresentano un surrogato di ominidi che ha il potere di richiamare (forse tramite feromoni) le fanciulle più troie/alternative-per-modo-di-dire/fighette/arrapanti dell'istituto* -vedi in basso- .
Consueta è la loro propensione a negare qualsivoglia iniziativa di saluto.
Come consueta è la nullafacenza che contraddistingue il 60% del loro tempo tra gli studenti che dovrebbero rappresentare e nell'aula che li ospita, ribattezzata a luogo di ritrovo di tutto il branco di unti del Signore.
Con l'avvento della tecnologia, questi templi sacri sono divenuti internet point in cui ognuno (della ristretta cerchia che tutto puote) può liberamente controllarsi il proprio profilo facebook oppure guardare furtivamente il video porno di Belen Rodriguez (il mio Metodo Scientifico si basa
sulla raccolta di evidenze empiriche e sull'osservazione).
Il Rappresentante degli Studenti, inoltre, in uno slancio d'altruismo senza pari, ha a cuore la vita sociale dei suoi elettori: per questo motivo collabora, cooperando con i propri alter ego di branchi diversi, all'organizzazione di eventi mondani. Circostanza nella quale o familiarizza o entra in competizione con i fighi di cui sopra.
Questi eventi solitamente si contraddistinguono per il free drink (che fa leva sulla riluttanza a mettere mano ai preziosi sesterzi, da parte delle meretrici di cui prima), il vestiario succinto per le donne, la giacca e la camicia per gli uomini, il fotoreporter munito di reflex. Occasioni in cui devi ridere, ballare e avere sempre un cocktail in mano. Tutto simultaneamente.

*Seguaci femminili del "Rappresentante degli Studenti":
Queste ultime si contraddistinguono per il consumo sconsiderato di nicotina, un viso che comunica "la mia patata è migliore di quella di chiunque altra, e tu - pezzente che non meriti neanche di essere guardato in faccia - non avrai mai neanche la possibilità di rimirarla sfuocata in fotografia". Costoro non sono quasi mai coetanee dei suddetti Rappresentanti degli Studenti. Solitamente sono più giovani, ma, per qualche predisposizione genetica, sanno già (fin dal primo giorno del primo anno di Liceo e/o di Università) che il loro posto sarà quello di fumare con le gambe accavallate sulla scrivania/cofano dell'auto/banco del Rappresentante degli Studenti. Studi recenti indicano questo comportamento come chiaro esempio di ricerca compulsiva di visibilità e popolarità. Forse dettata dalla speranza che un ruolo del genere possa consentire loro l'accesso ad eventi esclusivi e party, di cui il Rappresentante degli Studenti sappiamo essere il promotore.

Oculista:
figura professionale che ingloba automi cerebrolesi, i quali sono soliti ignorare le anamnesi/sintomi/richieste del paziente.
La laurea che hanno acquisito con tanta fatica è la nobile giustificazione che li spinge ad ergersi ad oggetto di culto della mediocre e volgare plebe.
Si caratterizzano anche per la sufficienza delle loro visite (direttamente proporzionale all'onorario*
* -vedi in basso- da elargire), per l'uso schizofrenico di colliri midriatici allucinogeni, e per la capacità di prescrivere ripetutamente terapie aspecifiche che mai portano alla soluzione di un-problema-dico-uno.
Il suddetto ha le sembianze del parassita sociale in camice bianco, il quale si arricchisce grazie alle generose donazioni (rigorosamente) in nero, che decine di suoi seguaci elargiscono ogni giorno per essere visitati.
Fonti non confermate asseriscono che una quota cospicua dell'evasione fiscale sul suolo italiano sia dovuta a questa categoria lavorativa di insospettabili e insospettati.

**Onorario: 
vocabolo coniato ad hoc per rendere più autorevole e dignitosa la tariffa di un libero professionista che abbia acquisito una laurea di un certo livello (solitamente in medicina o giurisprudenza), in modo da ripagarlo degli sforzi profusi in tanti anni di studio, e fare in modo che il suo ego non vacilli. Indica lo spropositato compenso (in denari d'argento del Sacro Romano Impero) da elargire in cambio dei servigi offerti da questa figura professionale che si suppone sia depositaria di un sapere che trascende il normale scibile umano. Sapere a cui le masse ignoranti non possono attingere, per garantire la persistenza della normale gerarchia sociale.