mercoledì 1 aprile 2020

Il mio compagno di stanza

Il mio coinquilino era quella creatura che:

- nei primi 23 mesi di convivenza è stato capace di lavare il cesso ben tre volte (di cui una in occasione della sua laurea) e passare l'aspirapolvere addirittura quattro volte, celandosi dietro il terrore per la «pericolosissima» [cit.] presa elettrica di cui la suddetta era munita. Cosa che non gli ha impedito di lasciare a me l'onere di fare entrambe le cose per vincere la battaglia contro gli acari e l'Escherichia Coli. Respect;
- usava il deodorante spray Borotalco (un gas certamente derivato dal nervino utilizzato dai nazisti alcune decadi fa) per bypassare l'igiene personale e permettergli una sola doccia settimanale (il sabato). Se lo nebulizzava addosso con orgoglio nella nostra stranza in comune, in quantità letali, mentre studiavo;

CAPITOLO 2
- una volta è sceso di casa alle 7:25 per andare a lavoro, anziché alle solite 7:50, perchè «devo uscire dal parcheggio. Se faccio tardi e c'è traffico, non esco più» [cit.]. 25 minuti per uscire da un parcheggio a spina di pesce;
- è in grado di instaurare conversazioni del tipo: 

"Hai comprato lo spazzolino elettrico nuovo?"
- Si
"E quanto l'hai pagato?"
- Una ventina di euro...
"Eh... senti... ci metti il dentifricio sopra?"

No, lo cospargo di merda fumante;
- per fumare una sigaretta ha scelto di scendere (e risalire) 4 piani a piedi a causa del cancello rotto che gli impediva di farlo sul balcone di casa. Lecito, se si ha una dipendenza. Da coglione, se potevi farlo sul terrazzo del palazzo, che distava circa 140 centimetri dalla porta di casa;
- ha impiegato 6 mesi per scegliere il suo primo smartphone e, nel momento in cui lo teneva orgogliosamente tra le mani per la prima volta, ha visitato "ilmeteo.it" per controllare come fosse il tempo a Bari. Dalla nostra cucina con balcone, a Bari;  
- preferiva scansionarsi un migliaio di fogli piuttosto che portarli a fotocopiare, per timore che il suo riservatissimo materiale di ingegneria avanzata finisse nelle mani sbagliate. Era dai tempi del Watergate che non si temeva una fuga di notizie così preziosa;
- dopo aver conseguito una laurea in ingegneria meccanica col massimo dei voti, vedendo una macchia d'acqua per terra sotto la sua scrivania, ha ipotizzato (con tono di voce drammatico) che potesse trattarsi di infiltrazioni dal piano di sotto, piuttosto che una conseguenza delle sue scarpe fradice per la pioggia. Gli avevo suggerito la soluzione, ma evidentemente la mancanza del titolo di ingegnere non mi rendeva attendibile. Il giorno successivo, al rientro in casa, la prima azione è stata controllare se la pozza d'acqua ci fosse ancora;
- dopo la doccia, ha steso il tappeto bagnato fuori, ad asciugarsi. Mentre pioveva;

CAPITOLO 3
- ha acquistato un etto di fesa di tacchino la mattina del 28 gennaio, per poi consumarlo la sera del 6 febbraio. Stranamente non aveva un bell'aspetto, per cui è finito a malincuore nella pattumiera.
Primato infranto poco dopo dal prosciutto crudo patinato di salmonella: acquistato il 3 maggio, ne mangiava con disinvoltura 4 fette il 14 maggio. In fondo stava solo continuando la stagionatura, suppongo;

- faceva bollire l'acqua in una pentola senza coperchio. Quando invocava la fiamma per farla bollire più rapidamente e gli proponevo di metterci il coperchio sopra, mi rispondeva «io non uso questi mezzucci» [cit.];
- è riuscito a mangiarsi 9 uova in 3 giorni per evitare che scadessero; (certo, negli anni a venire ho visto anche gente palestrata mangiare in spiaggia uova sode come fossero patatine, ma loro mi generano soprattutto compassione, mica disprezzo);
- (no, bugia. Anche disprezzo.);
- acquistava tonno cancerogeno confezionato in Ucraina, caffè al retrogusto di camino e le conserve sott'olio alla tossina botulinica dell'Eurospin, mostrandosi tuttavia schizzinoso di fronte al sapore della mia acqua naturale insapore, incolore e inodore dello stesso discount;
- accese il forno alle 20:08, per infornare 6 bastoncini di merluzzo alle 21:14, con lo scopo di «far raggiungere la temperatura» [cit.]... di fusione del tungsteno, ipotizzai io; 
- dopo avermi rotto un poggiamestolo, è riuscito a rimpiazzarlo con un elemento di design moderno dalle fattezze falliche:

 

- ha usato una ciotola in alluminio cuki, per definizione usa-e-getta, per circa 45 mesi.


- mentre scrivevo queste stronzate, nel proprio armadio aveva solo indumenti di colore rosso, verde, arancione, celeste e giallo;

Il vestito della domenica

- il giorno 17 maggio 2015 ha portato a casa un uovo di Pasqua (trascorsa da circa 2 mesi). Quell'uovo sostituì una colomba pasquale che giaceva sul pavimento fino a pochi mesi prima: un avanzo di Pasqua anche quello, ma dell'anno 2014. Quella colomba, nel maggio 2014, aveva sostituito a sua volta un panettone di Natale 2013 che aveva occupato la stessa mattonella per circa un semestre. Probabilmente credeva che quella data sul retro della confezione fosse la frollatura necessaria;
- dormiva con la maglia del pigiama dentro i pantaloni, i pantaloni dentro i calzini e la canottiera dentro le mutande;
- ristagnava nella propria anidride carbonica, non avvertendo nessuna necessità di permettere all'ossigeno esterno di varcare le mura casalinghe, al fine di migliorare la ventilazione polmonare e l'ossigenazione del sistema nervoso centrale. Cosa che spiegherebbe buona parte dei problemi elencati in questo blog; 
- indossava scarpe antinfortunistiche dalle ore 7:30 alle ore 24, di cui solo la metà del tempo per finalità lavorative; 
- «la prima cosa che abbiamo fatto quando siamo arrivati a Bologna è stato andare alla Feltrinelli a leggere qualche guida per sapere dove andare a mangiare» [cit.]. Attenzione al predicato verbale: leggere, non comprare. Oltre 2.500 euro al mese guadagnati in due, tra lui e la piattola zita medico;
- infatti era talmente taccagno che gli amici, ad un compleanno, gli regalarono questo best seller motivazionale che ad oggi vanta 7 copie vendute, esclusi i parenti dello scrittore;


 

- stendeva una manciata di fette di prosciutto cotto su un letto di sugo avanzato sul fondo del piatto di pasta, ed iniziava a tagliuzzarle creando una poltiglia di prosciutto cotto e sugo che degustava con fierezza armato di cucchiaio. Canavacciuolo, scansati;

CAPITOLO 4
- fisiologicamente, per sua ammissione, piscia non più di 3 volte al giorno. E se accade il contrario, «è colpa dell'umidità atmosferica» [cit.];
- «se si mangia troppo asciutto, vengono i calcoli renali» [cit.];
- «Non mi sono mai piaciuti i Pink Floyd... Troppi sintetizzatori che non si sa dove vanno.» [cit.];
- considerava «perle ai porci» [cit.] un libro di John Peter Sloan (comico che ha partecipato a diverse puntate di Zelig, ma ai suoi occhi un rinomato e pluripremiato premio Pulitzer/Strega/Golden Globe/Zecchino d'Oro), che io colpevolmente ignoravo pur avendolo in libreria, nascosto da vari Kafka, Dostoevskij, Freud, Nietzsche e Tolkien (di mio fratello), che invece erano ignorati da lui;

 
(Con i più sinceri complimenti per la facciadimmerda)

CAPITOLO 5 
"Onora il padre e la madre"
- ha un padre che «sniffava sali di lisina» [cit.]. O almeno è quello che gli ha fatto credere da piccolo...
- chiama la madre con l'appellativo di "mamì". Chiedo scusa se ho appena causato la necrosi ovarica istantanea nelle donne in età fertile;
- ha regalato un tom-tom a mamì (maestra di religione, timorata di dio) perchè costei, in una pericolosissima notte (ore 21 all'incirca, pare), si perse con l'auto nel quartiere CEP, a Foggia, e non riusciva ad uscirne perchè aveva paura a chiedere informazioni agli sconosciuti;
- ha un padre che, per scongiurare furti in casa, «fa le finte» [cit.]: ossia scende di casa, fa il giro del palazzo e rientra fingendo di aver dimenticato qualcosa. Cioè, roba che magari lo vedi per strada e pensi "peccato, l'alzheimer è una brutta bestia", e invece no, è solo un coglione;

- rientrava a casa da lavoro alle 18:30/19, mangiava uno yogurt, fumava una sigaretta, osservava il suo giaciglio notturno sussurrando «quasi quasi questa volta riesco a rifarmi il letto...» [cit.], si sedeva davanti al pc, video-chattava per circa 2 ore con il gattoaggrappatoaicoglioni la fidanzata, fumava una sigaretta, video-chattava 30 minuti con il toporagnofacciadimerda la fidanzata, preparava la cena, video-chattava il tempo rimanente fino alle ore 23:55, fumava una sigaretta, si svestiva (ancora non lo aveva fatto), si metteva nel letto ancora "sfatto". Dopo circa 6 ore e 35 minuti suonavano due sveglie distanziate pochi minuti e pochi metri l'una dall'altra, che sancivano l'inizio di una nuova giornata ciclica;
- per circa due anni, almeno 5 volte al giorno, è uscito a fumare sul balcone dimenticandosi (puntualmente) la finestra del cesso aperta, cosa che (puntualmente) lo obbligava a rientrare per chiuderla ed evitare di infestare la casa di fumo.
2 (anni) x 365 (giorni) x 5 (sigarette giornaliere) = 3650 (possibilità fallite).
Però gli ingegneri-meccanici-110&lode hanno anche tante qualità;
- quando si preparava il caffè e ne beveva metà caffettiera, travasava la metà residua in un bicchierino di plastica, così poteva berlo successivamente... ma sempre e solo dopo averlo ri-travasato in una tazzina per caffè;
- rientrava a Bari la domenica per fare un colloquio di lavoro il martedì, perchè doveva trascorrere il lunedì mattina a radersi la barba e lavarsi; 
- a proposito, nel farsi la barba (circa 24 peli), puliva il rasoio martellandolo ripetutamente e nervosamente contro il lavandino. E, allo stesso tempo, consumando all'incirca il fabbisogno idrico annuo dell'Africa subsahariana. La testimonianza:



- invitò la propria piattola ammorba maroni fidanzata a trascorrere il weekend a casa pur essendo sprovvisto di lenzuola proprie, finendo per accomodarsi a dormire congiuntamente sul mio divano letto matrimoniale, optando di copulare sulle mie, di lenzuola; 
- aveva «un sacco di cose da fare...» [cit.], tra cui si annoveravano la visione di cartoni animati in inglese sottotitolati, corsi interattivi in inglese e tedesco, ricerca online di lavori retribuiti dai 1800 euro in su, dormire, masterizzare dvd, fare il maniaco su facebook, video-chattare con il ditoinculo la fidanzata. Era complicato ritagliarsi il tempo per le pulizie di casa, lo ammetto;
- durante le video-chat con quellalerciadelcazzo la fidanzata era solito trascorrere un decimo del tempo cantando; 

- trascorreva i restanti nove decimi a fare ragionamenti ipotetici su situazioni lavorative ipotetiche che potevano verificarsi nell'ipotesi in cui... O a progettare, per sè e la sua famiglia un futuro all'estero in paesi quali Svizzera, Norvegia, Canada, Singapore, Usa, Nuova Zelanda, Australia, Germania, Est-Europa. Il tutto elaborando, in tono incredibilmente serio, figure retoriche di un certo calibro del tipo:
 
«
Se tu una cosa la vedi verde, ed io ti dico che è blu... Se io ti dico "guarda che quella cosa è blu!", ma tu mi ripeti "no vedi che è verde"
»
[cit.]

oppure  

«Ma io stavolta nella ghigliottina non ci vado con la testa e i polsi!... Ci vado con la testa e basta!» [cit.];

 
(si ringrazia Zero Calcare per riuscire a convertire la mia frequente misantropia in fumetto)

- «Oh, vado a fare uno stage per la Toro Rosso a Faenza! Non so neanche dove sia... Ma pare che stiano cercando proprio me! Alloggio e rimborso spese inclusi». E quando partivano le felicitazioni, le prime domande su quando dovesse iniziare e come l'avessero contattato per comunicarglielo, rispondeva «No, in realtà devo ancora mandare il curriculum. Ho letto un annuncio in facoltà» [cit.];
«...tanto, ufficiosamente il cugino di G***** è entrato in Lamborghini, il che significa che ci posso entrare pure io...» [cit.]. G***** è (o era) la piattola sua fidanzata, invece il cugino valuterà i curricula per il personale da assumere. L'italica meritocrazia, prima di tutto. Ad ogni modo... "ufficiosamente"="vado a fare lo stage a Faenza". Io lo lasciai qualche anno fa, giustamente sfruttato e sottopagato fra Monopoli e Bari;

EPILOGO
Il mio compagno di stanza si autodefinisce esperto di musica, esperto di cucina, esperto di tutto ciò che abbia un motore, esperto di libri. 


(Ministri - Il mio compagno di stanza)
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Regia di
Quentin Tarantino


Sceneggiatura e ostentazione di saggezza
Diego Fusaro