sabato 20 agosto 2011

Riflessioni funebri

Sulla via di Damasco (durante la messa-anniversario per la morte di mio nonno), rifletto:
1) Che le chiese sono dei luoghi terribilmente sprecati. Con un'acustica e uno spazio così, ci verrebbero da Dio (per l'appunto) una marea di concerti di mio gradimento.
2) Che non ancora capisco quale sia la remota e inconfessabile ragione logica che spinge i fedeli ad alzarsi, sedersi, inginocchiarsi. E alla fine, da spettatore inerte delle ultime file, ne deriva uno spettacolo che rasenta il ridicolo. Con persone che sfiorano il panico più totale perchè non sanno che minchia devono fare... quindi restano a metà strada tra tutte quelle posture. Pronti ad assumere (per emulazione delle prime file esperte) la posizione più idonea.
3) Che le letture inventate della Bibbia o del Vangelo, non hanno alcun significato che sia minimamente attinente al giorno e all'evento che si sta celebrando. Sono solo racconti. Come Topolino. O Spiderman. Dylan Dog.
4) Che il chierichetto di fianco al prete, oltre a svolgere una umiliante funzione di leggio, è sempre un tipo bruttino. Con gli occhiali e i capelli pettinati da mamma. La riga di lato. Un sottomesso della società. Quello che poi sclera e ti ammazza la famiglia, per intenderci.
5) Che me ne stavo andando al sonno, per davvero... e quando la saliva iniziava a pendere dai lati della mia bocca, mi ridesto all'improvviso in un attimo di terrore infinito, nel momento esatto in cui il mio inconscio carpisce le seguenti parole pronunciate dal prete: "La chiesa non verrà mai distrutta!". Panico.
6) Che neanche stavolta sono riuscito a scansarmi il segno della pace.
7) Che "l'agnello di Dio" ha forma circolare e si spezza con le mani.... un po' diverso dai soliti agnelli che mi hanno fatto studiare finora in facoltà. Non potrò mai essere il veterinario del regno dei cieli.
8) Che i tastieristi sono una classe di musicisti esaltati e che vorrei filantropicamente studiare. 
9) Che la corista meritava di essere fecondata dal sottoscritto.

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