lunedì 5 marzo 2012

Trasfigurazione di Gesù (versione rimasterizzata)

Trasfigurazione di Cristo, dal Vangelo secondo Marco.
Ma Marco io.
Liberamente ispirato al Vangelo secondo Marco 9,2-13, di cui è necessaria una lettura preventiva. A meno che non lo conosciate a memoria.
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Circa una settimana dopo, Gesù prese in disparte Pietro, Giacomo e Giovanni, e indicando il monte ombroso dinanzi, disse:
"Ragazzi, prendete un po' di birra e andiamoci a rullare una canna lì sopra. Così nessuno ci rompe il cazzo. E poi ho solo 20 euro di fumo... Non voglio restar qui a far fumare gente a scrocco. L'altra volta due tiri di merda mi hanno lasciato!"
"Pezzenti!", esclamò Giovanni con espressione sdegnata.
I quattro, allora, si incamminarono.
Una volta giunti in una zona abbastanza nascosta al riparo tra sassi ed alberi, Giacomo, nello stupore generale, tirò fuori un sacchetto dalla tasca:
"Ragà, sorpresa!!! Questi li manda Giuda da Amsterdam! C'è stato lo scorso weekend..."
"Nooooo! Spettacolo! Che cazzo sono??", esclamò Pietro nello scetticismo generale...
"Funghetti allucinogeni di contrabbando! Li avete mai provati?"
"Io un paio di volte" - intervenne Gesù - "ed ho avuto delle visioni assurde! Grande Giuda!"

(La birra scorreva a fiumi e i funghetti iniziavano a fare effetto)

"Oh Giovà, tiè! Prendi il fumo e rulla 'na canna. Che se papà mi sgama sta cosa addosso quando torno a casa, mi mette in croce..."
"Si Gesù, me la vedo io... Però fammi un po' di luce, che qua non si vede un cazzo, e non riesco a squagliare! Ci hai portati in una catacomba, porca troia!!"
In quel momento Gesù si illuminò tutto. Emanò una luce abbagliante visibile anche dal limitrofo paese. Nel contempo cambiò aspetto e abbigliamento, assumendo le fattezze di Nick Luciani, il cantante biondo dei Cugini di Campagna, in un candido abito da sposa.
"OH!! Ma sei un coglione!!! Ma ci vuoi far sgamare??? Cristo, spegniti!!!"
"Ma che palle però, si è illuminato di nuovo...", borbottò Giacomo.
"Ma perchè quando si spara qualche droga gli si attivano i superpoteri alla cazzo?" - domandò Pietro visibilmente infastidito - "...Ma poi, si trasformasse almeno in qualcosa o qualcuno di figo! Finisce sempre per fare il finocchio e trasformarsi in un trans... Bah..."
Prese ancora la parola Giovanni, quindi: "Dai spegniti, sbrigati... Che se ci sgamano, so' cazzi. Ma perchè fai così ogni volta? Ma non riesci ad illuminare solo un dito di merda?"
"Per chi cazzo mi hai preso? Per E.T.?" - ribattè Gesù - "Sentite, vedetevela voi... Io intanto vado a pisciare lì dietro", indicando un albero poco lontano.
Al suo ritorno Nick-Gesù non era solo, ma in compagnia di due anziani, di cui uno con qualcosa di pesante in mano.
Giovanni, che era di spalle intento a rullare al buio, non si accorse di nulla. Quando alzò la testa sobbalzò:
"Maccheccazz!!! Oh! Ma chi cazzo hai portato?!? La madama?? E tu, vecchiazzo di merda, che cazzo ti guardi! E soprattutto, che cazzo c'hai in mano? Allontanati!!!"
"Giovanni" - disse Gesù con tono rassicurante - "costui è Mosè, e queste sono le tavole dei dieci comandamenti... Stai tranquillo, sono passati di qui solo per farsi due tiri..."
"Uh scusa, bello! Com'è? Tutto bene? Cazzo, non ti avevo mica riconosciuto co' sta luce che emette 'sto tossico! Oh, ma toglimi una curiosità... Ma 'ste tavole, è davvero necessario portarsele appresso ogni giorno? Ma non ti scassi la minchia?
"...E questo è Elia", continuò Gesù presentando l'altro anziano alla sua sinistra.
"E chi minchia è?...", borbottò come al solito Giacomo, ormai in trip.

(Ad interrompere l'allegra combriccola intenta a fumare, ad un certo punto
intervenne una nube oscura da cui riecheggiò una voce altisonante)

«Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!»

Un attimo di terrore pervase i sei uomini.
Poi il fumatissimo Giacomo esclamò: "No ragà, ma sti cazzo di funghetti sono uno spettacolo!!!! Giuda, ti adoro!!!"
Una fragorosa risata divampò nella valle, e forse venne udita fino al villaggio.
I quattro amici con le lacrime agli occhi continuavano a ridere, illuminati dal bagliore di Gesù diventato intermittente per le risate, e non si resero conto che i due anziani, dopo aver scroccato la canna, si erano volatilizzati.
Il primo a rinsavire fu il saggio Pietro che, accortosi di essere nuovamente solo con i tre fedeli amici, iniziò ad inveire contro i due fuggitivi: "Ma quei vecchi di merda! Io lo sapevo! Fanculo tu e quei cazzo di comandamenti!"
"Dai, non esagerare Piè... Sono anziani. Quelli, lo sai, sono tutti a cazzi loro. Campano solo per rompere i coglioni a noi giovani", intervenne il benevolo Gesù.
"Beh oh ragà, la birra è finita, il fumo pure... Che ne dite di tornare a casa? Che io domani ho la sveglia alle 7... Dai Gesù, spegniti e scendiamo" - propose Giovanni - "...e torna in te, che se tuo padre ti vede conciato così, ti prende a sprangate dietro la schiena".

Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò ai tre amici di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto e fatto: del suo travestimento da Nick Luciani, dell'abito da sposa, dei due profeti, delle droghe, e perfino della voce proveniente dal cielo. E, sul conto di Elia, si limitò a dire:
«Orbene, io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».
Giacomo, ormai fattissimo, abbozzò un sorriso di commiserazione sul volto. Cinse un braccio intorno al collo di Gesù e camminando giù verso il villaggio gli sussurò:
"Mi fai morire quando spari 'ste minchiate di cui nessuno capisce una mazza... Ti obbligherei a fumare ogni giorno della tua vita, se solo potessi. Sei uno spasso, amico mio!"
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venerdì 2 marzo 2012

Durelli pop

Lettera aperta del Cazzo:






In tempi lontani e recenti, mi avete provocato attimi di pura contrazione.
Con riverenza e imperituro amore, per sempre vostro.
L'Uccello              

Io mi dissocio.
     

sabato 4 febbraio 2012

Fuori luogo

Non ho altre parole per descrivere quello che ho in testa: "fuori luogo".
Oggi ho esplorato un universo a me ignoto. Non perchè finora mi fosse stato celato da parte di forze occulte, ma perchè ho abilmente evitato di prenderne parte in 28 anni. 
Un universo popolato di gente che pare uscita da Gossip Girl e Uomini e donne.
Questa nuova stirpe di umanoidi prende il nome di "bella gente".
Essa è caratterizzata da alcuni standard comportamentali:
  • Sorridere. Sempre.
  • Ballare, con ritmo costante ogni tipo di canzone.
  • Esaltazione direttamente proporzionale allo squallore della canzone in sottofondo, che raggiunge il suo apice con la musica trash: nello specifico Raffaella Carrà.
  • Problemi di termoregolazione, che porta ognuno dei suddetti umanoidi ad indossare magliettine e camicette scollate fino all'ombelico, nonostante fuori nevichi (e nevica per davvero, non così per dire...).
  • Muovere le labbra emettendo fonemi che solo approssimativamente ricalcano le banali parole della suddetta musica. Per poi scatenarsi in coro a cantare finalmente il ritornello "Com'è bello far l'amore da Trieste in giù", mentre a gesti si indica prima il basso (Trieste) poi il cielo (giù). L'umanoide è affetto da una sindrome di dissociazione acuta tra la parola e la gestualità.
  • Provare gioia smisurata nel farsi immortalare dall'immancabile fotografo ufficiale del locale, dotato di Reflex.
Inoltre la bella gente si caratterizza per essere composta da un tasso davvero troppo elevato di piccioni femminili. In particolar modo da quelli che su facebook hanno un seguito che manco Belen Rodriguez; quelle col book fotografico da paura, 4926 amici (di cui il 97,6% uomini), sempre perfette e assidue frequentatrici dei cessi del locale.
Poi ci trovi, oltre alle meretrici di cui prima, frotte di giovinotti pronti a sedurre ogni creatura nei loro paraggi. I riti di corteggiamento sono variegati:
vanno dal dimenarsi nei pressi della fanciulla in questione, ondeggiando l'anca e sussurrando frasi d'effetto tramandate dagli antichi saggi e di cui non è dato sapere il contenuto... fino all'inneggiare a distanza i propri sentimenti verso la creatura con le tette al vento che si ha di fronte e verso cui mira il proprio uccello... Magari prendendo spunto dalle parole d'amore delle canzoni di sottofondo, come "Ricominciamo" di Pappalardo col suo "...per dirti ti aaaamooooo". Braccia al cielo, sorriso smagliante, sciarpetta sempre perfetta, occhio languido e pieno di amore, anche noto con l'accezione di "sguardo spermatico".
Altro fattore enigmatico è proprio la capacità di questi ultimi di riuscire ad indossare la sciarpa sempre nel modo migliore. Ipotizzo che in tenera età siano state impartite loro delle lezioni in merito.
In questo groviglio di corpi, ci trovi spesso alcuni 40enni e 50enni in tiro, con la calvizie incipiente, che sono ancora giovani dentro. Quelli che spesso ordinano da bere per tutti (prosecco soprattutto), per accaparrarsi l'attenzione dei piccioni di cui prima. Inscenando addirittura spettacoli pirotecnici con le stelline di Natale, all'apertura di ogni nuova bottiglia. Evento commemorato anche dal dj che puntualmente esorta la folla delirante ad acclamare l'evento.

La bella gente si conosce tutta. Si muove in branco. Spostandosi di locale in locale a seconda del giorno della settimana, di cosa "va" in quel periodo.

Io mi trovo defilato, a bordo pista. Sfiorato dal tipo esaltato che, dimenando l'anca, si struscia contro la mia amica schifata.
Sono inerte, e osservo questo mondo finora inesplorato. Sono quello sfigato, che è serio e immobile, mentre gli altri ridono, bevono e ballano. Solitario, mentre gli altri si muovono in gruppi di almeno 3 persone.
Mi sento a disagio ad essere vestito in un contesto di gente seminuda.
Sono quello sobrio tra gente esaltata da un abuso di alcool fine a sè stesso.
Io sono quello che ad un certo punto sceglie di andar via e a cui, come pegno per l'uscita, viene chiesto un bigliettino per la consumazione. Che non ho. Quindi devo rimediare. 7 euro per una Tennent's, che non mi piace. Ricevo il pass per tornare nel mio squallido mondo che la neve sta imbiancando.
Mi lascio alle spalle gente danzante sulla nuova hit del momento che tutti conoscono.
Tranne me.

sabato 21 gennaio 2012

Fuck Megavideo!

Io dico che ci sono modi e modi di usare siti come quelli.
Sono d'accordo sul fatto che non è possibile spendere cifre spropositate per l'usufrutto di un'arte. Perchè musica e cinema sono un'arte... (da notare che sono arrivato alla lettera U del vocabolario, con "usufrutto").
Ma ci sono siti che si danno, al contrario di Megavideo ad esempio, un regolamento. Un'etica. Parlo di siti come TNT Scambio Etico, in cui è possibile condividersi i film 18 mesi dopo la loro uscita al cinema. E soprattutto, film di qualità ottima, perchè messi a disposizione dagli utenti dopo aver acquistato o noleggiato il relativo dvd, ad esempio.
Certo, secondo le recenti disposizioni, anche questo sito violerebbe il copyright. Ma c'è una differenza abissale tra quel sito e lo sciacallaggio di Megavideo.
Non è possibile che tramite Megavideo, per evitarsi il costo spropositato del biglietto del cinema, ci siano film contemporaneamente alla loro proiezione nelle sale. Di qualità audio e video scadente soprattutto... ma il pensiero generale è "chissenefrega, l'importante è non pagare". Allora che senso ha definire il cinema come un'arte, se verso quell'arte non si ha il rispetto che tanto si proclamava all'inizio?
Ma tutta 'sta frenesia di vedere i film 2 giorni dopo che sono usciti, perchè?
Solo se un film mi piace per davvero, io lo vado a vedere al cinema. Se non mi va di spendere tra i 5 e i 7 euro, aspetto qualche mese e lo noleggio. Magari me lo copio, così mi resta in archivio. Se ci tengo davvero magari lo compro originale, approfittando di qualche offerta in un negozio dopo aver atteso pazientemente che il prezzo sia sceso a livelli che ritengo equi al prodotto. E parlo anche di film che magari ho già visto.
Idem per un cd: se mi piace, magari lo compro anche se ormai già conosco tutte le canzoni a memoria.
Se un artista fa qualcosa di meritevole, è GIUSTO che venga ricompensato. Certo, sarebbe bello che tutti gli introiti andassero al suddetto artista, mentre invece la maggiore percentuale del guadagno va nelle tasche di tutta la porcheria che c'è dietro, SIAE su tutte. Però, per l'artista, suonare o fare film è un lavoro. Chiunque deve essere pagato per un lavoro.
Credo che il 99,9% delle persone non abbia il minimo rispetto di quello che è in grado di condividersi con siti come quelli. E finisce per approfittarsene.
Io mi sono sempre rifiutato di usare Megavideo. Un film, se devo scaricarlo, preferisco vederlo dopo qualche mese, alla qualità che dico io. E soprattutto alla tv, non al pc.

domenica 1 gennaio 2012

I miei 10 buoni propositi per il 2012


  1. Scrivere meno stronzate su facebook;
  2. dire meno stronzate anche di persona, per apparire un quasi-trentenne serio e maturo, invece di "quello che scrive stronzate su facebook";
  3. fare più esami all'università o, in alternativa, trovare il coraggio per farla finita;
  4. avvicinarsi ad una qualsivoglia religione, anche quella più sputtanata, per distruggerla dall'interno;
  5. uccidere il prossimo che mi manda gli auguri sotto forma di catena. Sia quelli che mi impongono di mandarlo a 10 persone, pena apocalisse Maya e/o sfighe geneticamente trasmissibili, sia quelli che avvertono che "non mandandolo a nessuno, non succederà nulla... ma in cambio mi avranno fatto sorridere". Bene, io non ho sorriso in ogni caso;
  6. appoggiarlo più spesso... non è dato sapere cosa, dove e a chi;
  7. non diventare padre;
  8. tutelare la mia immagine di figlio/nipote perfetto e puro, che mai viene fuorviato da impulsi (etero)sessuali;
  9. farmi deflagrare in un ritrovo di "bella gente" foggiana (identificata come tale per auto-definizione), qualora scoprissi di essere vittima di un male incurabile;
  10. condividere la mia casa barese con una donzella carina, per ammortizzare l'affitto... condizione che aumenterebbe la fattibilità del punto 6, mettendo tuttavia a rischio l'attuazione del punto 7.

venerdì 30 dicembre 2011

Problematiche condominiali

Io non ho mai avuto la voglia e la capacità di ricordarmi chi fossero gli inquilini del mio stesso condominio.
I cognomi sono stati da sempre un grosso enigma. Per cui mio fratello e i miei genitori erano e sono soliti descrivermi fisicamente il soggetto di cui si parla, indicare che macchina guida, dove si trova il suo box... Una sorta di identikit.
Altra grande mancanza è da sempre stata quella di non ricordarsi i gradi di parentela tra Tizio e Caio. Problema non da poco quando ti trovi il manifesto funebre del deceduto di turno... Il cognome ha un non so che di già sentito... Per cui, chiedendo informazioni in famiglia, mi rispondono: "E' la moglie di Tizio".
E chi è Tizio???
Per non cadere in un vortice autodistruttivo, per fortuna evitano di rispondermi "E' il marito di Caio", bensì "è quello con l'alzheimer", come nell'ultimo caso.
Ora ricordo di chi si tratta. Ho in mente lui. Un tipo magrolino che una volta bussò alla porta: io riconobbi il volto pur non ricordando il cognome... Lo salutai, ma lui non ricambiò il saluto. Mi fissava con un sorrisetto del cazzo. I secondi passavano, senza che nè l'uno nè l'altro proferisse parola. Se ci fosse stata una musica di Ennio Morricone in sottofondo, sarebbe stato perfetto.
Proprio nel momento in cui stavo per mandarlo letteralmente a fanculo (se non peggio), si affacciò mia madre per capire cosa succedesse e sbrogliare l'imbarazzante situazione.
Fu allora che seppi dell'alzheimer. Spero di non arrivare mai a quel livello di rincoglionimento. Non voglio diventare una sorta di testimone di Geova sordomuto con una paresi facciale, che gira porta a porta a fracassare i coglioni alla gente.

Inoltre, un dilemma esistenziale che ancora mi pongo, consiste nello scegliere la forma di saluto più appropriata. Se è giovane abbastanza, va bene un "ciao". Se è un adulto simpatico con cui mi è capitato di scambiare più di 3 frasi in 28 anni, allora può andar bene un "buongiorno/buonasera". Se si tratta di un adulto assolutamente inerte e asociale, allora vada per il "salve".
Quando qualcuno di loro si palesa inaspettatamente davanti ai maroni,
puntualmente sbaglio forma di saluto.
Dico "ciao" al vecchio sconosciuto e rincoglionito in visita di piacere nel mio portone, e "salve" al bambino di 10 anni col pallone in mano.
 
Quando invece mi aspetto di incontrare qualcuno, ho il tempo di elaborare le diverse opzioni.
Che poi, fosse per me, saluterei con "ciao" chiunque: dal bimbo di 6 anni al vecchio rincoglionito di prima. Ma pare che questo modo di interloquire non sia socialmente consono, e magari qualcuno la prende come insubordinazione verso chi è più vecchio/adulto/acculturato di te. Che poi è la stessa situazione che spinge il vecchio di turno a non salutare mai per primo, bensì ad aspettare che tu, giovinotto sbarbatello, lo saluti per primo in segno di rispetto. 

Sto divagando...
Dicevo, rapporti fittizi di reciproca tolleranza e conoscenza.
Qualche giorno fa, forse proprio a Natale, uscendo dal mio portone vedo un ragazzo a circa 20 metri da me. Viso conosciuto, ma ovviamente non ricordo il cognome. E' il momento: decido di fare il grande passo... sorridendo gli dico "Ciao, auguri!".
Il tipo mi guarda mentre mi avvicino, mi scruta. Faccia impassibile.
Sono a 15 metri: "Ciao auguri!"
...Non una smorfia... Continua a fissarmi.
Arrivo a 10 metri: "Ciao auguri...", con un sorriso ormai tirato...
Il genio non capisce. Gira la testa alle sue spalle, cercando qualcun altro nella sua direzione. Crede di non essere lui il mio interlocutore. Che magari si trova solo al centro di un imbarazzante malinteso.
..."No no, dico a te. Ciao e auguri..."
- "Ah scusa! Ciao.... ehm... auguri... no, pensavo che...."
..."Tranquillo... Ciao", con un sorrisetto tiratissimo e tante imprecazioni a lui e al suo albero genealogico non appena le mie labbra non sono più nel suo campo visivo.
Decido in quel momento che prendere questo tipo di iniziative può essere deleterio. Non lo farò più.

Oggi invece un simpatico siparietto a casa mia.
Bussano alla porta. Mia madre va ad aprire. Io resto nella sala a fianco, coperto da un muro, seduto davanti al computer. In silenzio.
E' la vecchiazza del quinto piano, che ogni anno in questi giorni distribuisce il "Calendario Cristiano". Io obbiettivamente non so di che minchia di religione sia sta tizia... so solo che ogni qualvolta le faccio gli auguri, che sia Natale o Pasqua, la vecchiazza in questione mi guarda in cagnesco spiegandomi che "loro" non festeggiano quella festività. Roba che se la prendessi a parolacce augurandole la morte, forse non reagirebbe così.
Che poi, che cazzo significa essere cristiano? Ci sono i cristiani cattolici, quelli ortodossi, quelli protestanti e forse decine di altri tipi.
Bene... mia madre quindi apre la porta. E l'accoglie con inaspettato entusiasmo, invitandola ad entrare 2 minuti.
Le mie maledizioni silenziose si moltiplicano esponenzialmente.
Scelgo di mimetizzarmi. Restare in apnea, non muovere un muscolo nè proferire parola. Il cellulare in modalità silenziosa. In fondo 2 minuti cosa sono? Mi nascondo, appiccicato al muro. 4 metri scarsi dall'apostolo di non so quale Dio.
- "Ma accomodati pure... siediti un po'!!!"
Madre, ma che cazzo ti dice il cervello?
Sono 3 minuti interminabili in cui parlano di tutto. Dalla nostra casa bellissima (?), al defunto di cui prima, alla cucina. In quel momento mia madre ricorda una squisita ricetta che l'anzionotta folgorata dalla fede le diede mesi addietro... Una "buonissima pizza con le verdure".
- "Vero Marco? Era proprio buona la pizza con le verdure???" 
...Ma Cristo!!! La mia copertura è saltata per una pizza del cazzo.
"Si si... era buona"... quindi mi affaccio al di là del muro fingendomi indaffarato in qualcosa top-secret: "Salve, buonasera...".
Torno nell'ombra. Era quasi fatta. Perchè tempo 45 secondi e la vecchia si alza dal divano per andare via. Nel farlo abbozza un saluto imbarazzato verso di me:
- "Ciao... ehmmm........... Ciao!... che bel ragazzo che è..." 
Ma fottiti, rincoglionita del cazzo. Non sai neanche come mi chiamo.
Fanculo tu e il tuo calendario di merda, che puntualmente passa dalle tue mani all'immondizia.
Ma tra l'encefalo e la cavità orale c'è di mezzo un filtro potentissimo che mi consente di apparire il solito educatissimo bel ragazzo:
"Salve, salve... Grazie :)"
Crepa.