domenica 16 ottobre 2011

Cose che non capisco...

  • Il senso di pietà e gli slanci di altruismo che suscito nelle persone estranee quando mi accingo a fare (di proposito) un autoscatto.
  • Iniziare le frasi con "E poi boh..." per indicare qualcosa che dovrebbe indurre invidia e/o stupore nel lettore.
  • La nonchalance con cui la gente va controsenso in bicicletta.
  • Perchè sia socialmente intollerabile indossare delle Converse pulite; cosa che puntualmente spinge uno dei tuoi amici a sporcartele di proposito.
  • Quelli che, in tono pacato, avvertono, ammoniscono ed esclamano "Attenzione...", dopo che il danno altrui è stato già fatto.
  • Quelli che aprono la propria auto col telecomando da 57 metri di distanza.
  • Cosa spinge Tiziano Ferro a ridere da solo nei propri video musicali.
  • La reale utilità dei direttori d'orchestra, visto che l'ha fatto anche Lucio Dalla dimenando semplicemente le braccia a ritmo di musica.
  • La scelta di pagare alla romana come escamotage per evitare clamorose figure di merda in campo aritmetico.
  • L'inizio e la fine del Carnevale. Puntualmente decido di travestirmi quando tutto si è già concluso.
  • Perchè si usi l'articolo determinativo prima del cognome dei grossi artisti del passato (es. Il Caravaggio).
  • L'intolleranza assoluta nei confronti dell'aggettivo "esclusivo".
  • La necessità di radersi la barba per sostenere un colloquio di lavoro o un esame, e in generale l'equazione "cura del viso = professionalità e affidabilità".
  • Il motivo per cui, quando si canta a cappella, ci sono quelle persone che accorciano puntualmente le pause tra una strofa e l'altra, facendo adeguare tutti alla propria assenza di ritmo.
  • Il motivo per cui chiunque faccia una guerra sprechi metà della propria potenza di fuoco sparando proiettili in aria davanti alle telecamere.
  • L'utilità degli spot anti-pirateria su un dvd originale che ho evidentemente acquistato.
  • Perchè sia possibile bruciare tutti i libri. Tranne il Corano.
  • La credibilità che dovrebbero avere le pubblicità dei dentifrici, con i loro dentisti strafighi, talentuosi trentenni o brizzolati simil-George Clooney, rigorosamente in camice e occhiali non graduati.
  • Quale possa essere la tariffa approssimativamente richiesta da un sicario ceceno per accoppare Carlo Pellegatti.
  • Come mai il papillon sia un accessorio ridicolo indossato solo da psicologi e meteorologi. E checche.  
  • Quello che spinge gli studenti delle scuole superiori a chiamarsi per cognome.
  • Con quale tonalità si legga una frase che si conclude con un punto esclamativo dopo i puntini di sospensione.
  • Il "nervosismo" della Borsa e, in generale, la sua umanizzazione. 
  • Il vero incarico del cardinale Bagnasco, a parte quello di fare l'opinionista su questioni che di ecclesiastico hanno poco.
  • I suoni onomatopeici che si intuiscono dal labiale di chi "parla" la lingua dei segni.
  • La frase d'effetto "tra cui donne e bambini" [cit.] che viene (ab)usata per rendere più drammatiche le tragedie.
  • Come straminchia si apre una confezione in tetrapak di latte.
  • Il perchè chi beve la Tennent's si autodefinisce "intenditore di birra".
  • Il reato di "soppressione di cadavere" o.O (delitto di Avetrana).
  • L'ostinazione con cui buona parte delle donne che si comporta da zoccole stenta a riconoscersi come tale nei propri comportamenti.
  • Il culto verso oggetti inanimati (es. statue, pietre).
  • Le pubblicità dei profumi. E quelle dell'Amaro Montenegro.
  • Il quoziente intellettivo massimo per poter essere un esponente politico della Lega.
  • Se Giuliano Ferrara sia un giornalista, un conduttore, o un politico.
  • L'ostinazione con cui facebook mi consideri donna: "Marco è stata taggata in una foto" [cit].
  • L'odio incondizionato che nutro verso i francesi ed il francese.
  • La ragione che spinge i ragazzi Erasmus trasferitisi in Spagna da 2 giorni, ad acquisire modi di dire, di fare e di scrivere spagnoli, tra cui la risata "ajajajajaja".
  • Quei tipi a cui chiedi di restituire una cosa prestata e che reagiscono incazzandosi o offendendosi. 
  • Se il problema consiste nell'avere un'ideologia razzista, o esclusivamente nell'applicazione di tale ideologia... pur rimanendo, entrambe le categorie di persone, una mandria di coglioni.
  • Perchè non ci sia un giorno della memoria per ogni genocidio commesso nella storia dell'umanità.
  • Il motivo per cui romani e leccesi non riescano a fare a meno di parlare il proprio dialetto. 
  • La necessità dei brindisi in rima.
  • Il rispetto e la riverenza che adulti e vecchi credono siano loro dovuti, da parte dei più giovani.
  • La parità dei sessi a convenienza, in alcune nobildonne.
    Quando non conviene, subentra l'oscuro concetto ottocentesco di galanteria, soprattutto nel momento in cui occorre mettere mano ai preziosi denari.
  • Perchè si viene considerati finocchi se si lavano i piatti con i guanti.
  • La ragione che spinge la gente, nelle foto, a convergere con le teste verso il centro.
  • L'ostentazione di serietà (nei gesti, nel parlare, nell'abbigliamento) dei ragazzi politicamente schierati a destra.
  • Quello che dice Edoardo Stoppa all'inizio di ogni suo servizio a Striscia la notizia.
  • Gli auto-apprezzamenti che uno esprime ai link, agli stati o alle perle di saggezza che pubblica sulla propria pagina facebook.
  • Le foto post-discussione di laurea con la tesi in braccio, a favore di camera. 
  • L'omologazione delle presentazioni in Power Point, tutte scritte in Comic Sans. Carattere che fa obbiettivamente cagare.
  • Il motivo per cui 3/4 delle notizie che arrivano dall'Inghilterra sono minchiate.
  • Perchè parole come "eco" e "climax" siano femminili, generando un indiscutibile suono stridente nel pronunciarle con l'articolo non contratto davanti: "una eco" o "la eco".
  • La tonalità della voce e l'entusiasmo ingiustificato dei servizi di Vincenzo Mollica.
Lista in evoluzione...


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